Marmorari e Scalpellini

 
Venanzio Pisani (Serra San Bruno 1800-1878), fu pittore e scultore. Figlio di Stefano (1750-1843), valido ritrattista popolare, apprese l’arte dal padre, da cui ereditò principalmente l’abilità nel rendere pittoricamente le somiglianze. Sono molti, infatti, i ritratti dipinti durante la prima metà dell’Ottocento da questo fecondo pittore e molte famiglie, in Calabria, li conservano. Interessanti i dipinti eseguiti per la committenza ecclesiastica, tra cui spicca un San Bruno, eseguito nel 1842 secondo l’iconografia tradizionale calabrese, per l’omonima cappella della Cattedrale di Rossano, voluta dall’Arcivescovo serrese Bruno Maria Tedeschi, e oggi conservato nel Museo Diocesano. Le tele realizzate per le chiese di Serra San Bruno sono diverse: la Madonna del Rosario e la Madonna della Cintura conservate nel Museo S. Biagio adiacente la chiesa Matrice, l’Assunta collocata sulla volta della chiesa dell’Assunta a Terravecchia, la pala per l’altare maggiore della stessa chiesa ed infine l’Assunta collocata sulla volta della parrocchiale di Spinetto del 1870. Anche la Certosa custodisce una sua bella Madonna in preghiera, tela devozionale ma interessante per le spiccate caratteristiche popolari perfettamente coniugate con una particolare abilità tecnica, un notevole senso del disegno e uno stile inconfondibile. Il pittore acquistò, però, fama, in Calabria, come pittore dei defunti: un tempo si usava tramandare i tratti somatici degli scomparsi attraverso piccoli ritratti ad olio, che ‘don Venanzio’ eseguiva sul loro letto di morte. Fino a pochi anni fa a Serra San Bruno, si usava dire, come augurio nefasto: ‘Mu ti pitta ndon Binanziu’, ovvero ‘Che tu possa morire’. Malgrado questo triste compito Venanzio Pisani guadagnò una certa notorietà per le sculture di statue processionali. Indubbiamente il suo capolavoro è la statua dell’Addolorata, scolpita nel 1834 e conservata presso il Museo di Nicotera. La Madonna, che indossa un vestito altocintato terra di Siena bruciata e un mantello blu orlato d’oro, è ben eseguita per quanto concerne la resa scultorea della sua dolorosa afflizione. Nelle chiese parrocchiali di Paradisoni di Briatico e di Caroni di Limbadi sono conservate altre due opere lignee raffiguranti entrambe l’Immacolata, scolpite rispettivamente nel 1833 e nel 1837. Si conoscono, inoltre, due belle statue processionali conservate nella chiesa matrice di Capistrano, un San Rocco, (VENANZIO PISANI SCOLPI’ NELL’ANNO 1849 A DIVOZIONE DELLA POPOLAZIONE DI CAPISTRANO. PROCURATORE DOMENICO LOMORO) e un San Francesco di Paola (VENANZIO PISANI DI SERRA SCOLPI’ L’ANNO 1828 A DIV DEL SIG. D. MARIANO NOTARO LOMORO). A Monterosso, invece, sono conservate altre due opere firmate e datate da Venanzio Pisani, San Nicola (VENANZIO PISANI DA SERRA SCOLPI’ A PROPRIE SPESE DI D. BASILIO ACETI DI MONTEROSSO L’ANNO 1838) e l’Immacolata (VENANZIO PISANI DI SERRA SCOLPI’ L’ANNO 1826 A DIVOZIONE DEL SIGNOR D. BASILIO ACETI. ESTRATTA DALLE MACERIE DEL TERREMOTO DEL 1905 E RESTAURATA). Nella parrocchiale di Mongiana è conservata, invece, una bella Madonna con Bambino, un po’ rovinata perché un tempo esposta ad eccessivi sbalzi di temperatura. Il S. Ilario di Argusto (VENANZIO PISANI DI SERRA SCOLPI’ L’ANNO 1827) può essere, invece, considerato un’opera giovanile. Interessanti, pure i lavori eseguiti a Sant’Eufemia di Aspromonte. Una statua di San Rocco nella chiesa di Maria SS. Delle Grazie che conserva una iscrizione frammentaria “….NANZIO PISANI DI SERRA SCOLPI’ L’ANNO DEL SIGNORE 1823 A DEVOZIONE DEL POPOLO DI S. EUFEMIA, TROVANDOSI IN TAL EP. SINDACO S. STEFANO PENTIMALLI” e nella chiesa del Purgatorio una Madonna Immacolata con la scritta “VENANZIO PISANI DI SERRA SCOLPI’ L’ANNO 1823 A DIVOZIONE DEL POPOLO DI S. EUFEMIA”.

GALLERIA DELLE OPERE

 

 

 

Madonna con Bambino, Serra San Bruno, 1840 c.

 

 

 

Madonna Addolorata, Gasperina, 1840 c.