Durante il XVII secolo molti scalpellini serresi lavorarono a Soriano, nel cantiere dell'erigendo convento domenicano. Tra gli altri si trovano, nei documenti d'archivio, i nomi di Antonio, Bruno, Domenico, Francesco, Giovan Battista, Paolo, Pietro, Vito e Stefano Pisani. Notizie piu'ù precise, pero', si hanno a partire dalla seconda meta' del XVIII secolo: Francesco, e i suoi figli Antonio, Giuseppe Tommaso e Vincenzo Pisani, scalpellini e marmorari, operarono in molti centri della Calabria ulteriore lasciando tracce della loro arte in molte chiese e conventi che, ancora oggi, conservano interessanti altari intarsiati in marmi policromi. La loro prima opera conosciuta e' l'altare del 1751 per la chiesa Matrice di Petrizzi. Nel 1757 Antonio e Giuseppe Pisani realizzarono il paliotto d'altare nella cappella del Santissimo della Cattedrale di Gerace. L'anno dopo Francesco Pisani ed i figli firmarono e datarono con un'iscrizione il portale del santuario della Madonna della grotta in Bombile di Ardore ed ancora Francesco Pisani esegui' per 80 ducati la custodia e i gradini, della cappella del Santissimo nella chiesa matrice di Bivongi. Qualche anno dopo, nel 1763, Francesco, Vincenzo e Giuseppe Pisani realizzarono l'altare di S. Nicola ex Aleph a Roccella Jonica e, come suggerisce lo stile, il portale della chiesa. Del 1763 sono pure gli altari della chiesa di S. Nicola Nuovo, sempre a Roccella Jonica, firmati da Giuseppe Pisani, mentre del 1771 e' l'altare della chiesa matrice di Torre di Ruggero. Vincenzo Pisani, nel 1780, realizzo' il portale, la scala e i balconi per il palazzo dell'antica famiglia Bono di Stilo e, nello stesso anno, con i fratelli Antonio e Giuseppe, l'altare maggiore della chiesa dell'Assunta in Santa Caterina dello Jonio. Nel 1782 i fratelli Pisani realizzarono l'altare del Rosario nella chiesa di S. Barbara a Davoli e, nella stessa chiesa, uno di loro, Giuseppe, firmo' pure l'altare del Purgatorio. |
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